mercoledì 26 febbraio 2014

ALCALDE POR FAVOR!!!!

Domani ci sarà la rituale  e sentita cerimonia della consegna delle Chiavi ad una delle Congreghe del Carnevale Storico di Offida, la Guazza, dopo aver goduto di questo immenso onore per la sua Ottava Epopea le riconsegnerà oggi alle autorità comunali ed in particolare al Sindaco della Città che sarà  da solo a decidere a chi andranno per il Carnevale 2014.
Riconsegniamo le chiavi con un velo di malinconia, sapendo che dovremmo aspettare diversi anni prima di riavere questo grande onore,  speriamo di non aspettare   la prossima abdicazione di Papa, che guarda caso è avvenuta il lunedì di Carnevale lo scorso anno dopo  719 anni da quella di Celestino V.
Che Ratziger sperava nello scorso anno che la consegna avvenisse ai  Mescal e i suoi Ladrones, è d'altronde evidente come mostra la foto di questo post , la compagine messicana  era  in ogni caso in pole position, ma con grande sorpresa e delusione per loro, il sogno da tempo accarezzato  è svanito clamorosamente e si è trasformato in incubo, visto che le chiavi furono  consegnate alla Guazza.
Ricorderemo, oltre alla nostra grande gioia, il cappello da messicano del biondo scagliato violentemente per aria con gesto di stizza a stigmatizzare a suo avviso l'ingiustizia subita. Speriamo di ripianare a questo grande torto, suonando proprio per i nostri amici Mescal  "Addio Ninetta Addio"  domani a mezzogiorno quando il Sindaco deciderà chi sarà la congrega Regina per il Carnevale 2014.
Non ci dispiacerebbe comunque nemmeno che l'onore delle Chiavi andasse ai Tirolesi per il loro quarantennale, o alle Rondinelle per la loro esuberante energia oppure, perché no,  ai giovani gagliardi  dell'Aquila, visto che una nostra doppietta, considerando la vicinanza delle scadenze elettorali potrebbe mettere in cattiva luce il Sindaco e compromettere la sua ricandidatura.
Ma riteniamo alla fine che sarebbe più giusto accontentare i Messicani, riconoscendo la loro incrollabile e  continua presenza ad ogni Week-end Carnascialesco, per cui  anche noi esortiamo "Alcalde Por Favor!!!".

lunedì 24 febbraio 2014

DOMENICA DEI PARENTI ARROSTICINI DA SCHWARZEN BART (BARBANERA)


Continuano le tappe di avvicinamento verso la Settimana Santa che inizierà Giovedì  (Grasso) prossimo e si concluderà Martedì (Grasso) 4 Marzo, con la Domenica dei Parenti, che la Congrega ha trascorso  in intimità, quest'anno invitata a pranzo da Fabius Barbanera presso  il locale commerciale si sua proprietà  a Santa Maria Goretti.
Una giornata tutto sommato tranquilla,  allegra e spensierata, non certo leggera a livello culinario e  a livello alcoolico visto che la Congrega ha consumato oltre 400 arrosticini di castrato, decine e decine di "fustuchi di saccicce", diversi salami, cacio, pane con l'olio ed una 15 di litri di vino tra bianco e rosso. Una giornata in cui si sono fatti brindisi, si è suonato  e si è cantata una ricciolina modificata in onore de Mosce  neo fidanzatino.
Un ringraziamento speciale va poi a Schwarzen Bart per l'ospitalità e l'amicizia che ha dimostrato alla Guazza, molti di noi si augurano che possa fare l'importante passo congregandosi, insieme ai suoi amici Lunetti e P'trò.
La sortita in  paese è avvenuta verso le 17 per un primo rapido passaggio in Piazza del Popolo e una bevutina da Fià Fià, lì la Congrega è stata presa di mira da un fotografo , forasterio perché nessuno di noi lo aveva visto prima che con insistenza, ha iniziato a scattare decine e decine di fotografie alla Congrega, in maniera quasi maniacale. Ci ha seguiti fino alla Casa di Riposo, dove come ogni anno la Guazza va a salutare gli ospiti  suonando per loro qualche canzoncina e portando loro  così il buon Carnevale, ce lo siamo ritrovati fuori e ci ha pedinato fino alla Tana del Lupo, dove con ostinazione ha seguito me e Mosce nella piazzetta  adiacente scattandoci anche in quel caso numerose foto mentre  contro una ramata "cambievamo l'acqua" al nostro "uccello". Solo a quel punto, assai infastidito lo ho interrogato chiedendogli chi fosse.
Era tale Ignazio, spagnolo di Madrid, ma dall'accento Piceno, accompagnato con un'italiana ad Ascoli Piceno da diversi anni, incaricato dalla Pro Loco, o non ho capito bene da chi altro per fare delle fotografie alle  Congreghe per una non meglio precisata pubblicazione di un libro che dovrebbe vedere le stampe il prossimo novembre dicembre e che avrà per oggetto l'argomento Sacro e Profano. Chiarita questo insistente pedinamento  alla Congrega, tutti si sono offerti a pose plastiche e semiserie,   in tal modo, e per il rotto della cuffia  il povero fotoreporter ha evitato di essere percosso dai Congreganti.
Verso le 18.30 è stata  effettuata  un'ultima sortita in Piazza dove si è suonata qualche canzoncina, e poi si è risaliti in su verso il corso per fare capolino al Bar Eiffel, dove la Congrega si è sciolta e si è data appuntamento a Giovedì Grasso, per la solenne cerimonia della Ri-consegna  delle Chiavi.


sabato 22 febbraio 2014

IL PROVOLONE, LA LONZA (VENATA) E IL TESTOSTERONE DE MOSCE, SCENE DI ORDINARIA FOLLIA PER LA PRIMA DOMENICA DEGLI AMICI ALLA CASA DEL POPOLO

Un vento eccezionale. Anche se con un sentimento di malcelata nostalgia si è lasciato Serrault per il tradizionale banchetto della Domenica degli Amici, che ha accompagnato le prime otto epopee della Guazza. La domenica più bella e pazza dell'anno per la prima volta alla Casa del Popolo è stata al di sopra di ogni aspettativa. Merito di Scemenella. In ogni gruppo sociale, comunità, simposio o più semplicemente in ogni gruppo di amici, per citare il ragione Ugo Fantozzi, c'è sempre la figura funesta dell'organizzatore di eventi. Noi della Guazza per l'appunto abbiamo il nostro Capitano, che ricopre il ruolo che negli esilaranti film di Paolo Villaggio era ad appannaggio del ragionier Filini. Un'organizzazione impeccabile, una giornata riuscitissima grazie all'impegno messo in campo dal Capitano (non a caso) che avviato una macchina organizzativa imponente, precisa, che ha avuto un degno risultato. Merito anche di Giammarco congregante indispensabile, come l'aria che si respira come l'acqua che ci idrata. Affidabile, serio, poliedrico attaccatissimo alla sua Congrega, ed anche bravissimo Chef. Una grande fortuna averlo nel nostro gruppo. La giornata per la Congrega è iniziata a casa Spreca Ciarill, dove è stato preparato il Gonfalone e dove i congreganti fatto una piccola e frugale colazione a base di salami vari, mortadella e lonza, il tutto accompagnato da un boccionetto di 5 litri di vino bianco. Poi, verso mezzodì la Congrega si è avviata suonando verso il Bar Ciotti per l'apertura rituale del Gonfalone avvenuta a mezzogiorno e mezzo come tradizione. Lì ad aspettare la Congrega c'erano parecchi sostenitori ed è stato offerto un ricco aperitivo a base di vino bianco e sardelle, questa volta appositamente requisite dallo stesso Fabio de Mosce la notte precedente al porto di San Benedetto del Tronto, in quantità industriali. Il Pranzo degli Amici alla Casa del Popolo è iniziato verso le 14 dopo l'entrata trionfale della Guazza sulle note dell'inno Red River Valley, un menu' da favola dove hanno avuto parecchio successo i primi, un risotto al radicchio eccezionale e le tagliatelle fatte a mano da Zia Emilia, come si facevano una volta nelle nostre campagne per la domenica. Buona anche la carne, ben cotta, abbondante e di ottima qualità. Eppoi brindisi, bevute, karaoke e grandi toppe, l'immancabile lotteria con svariati ed ambigui premi, mostrati con irreverente ironia da Mosce, il quale forse preso da un picco di testosterone senza vergogna alcuna mostrava con pornografica allusione i premi combinati di provolone e lonza venata. L'istrionico Fabio (Mosce) è stato il vero mattatore della giornata, di tavolo in tavolo a pavoneggiarsi con il suo funanmbolico bombardino a dispensare sorrisi, battute e ammiccamenti al gentil sesso "sfuso" presente in sala.
 Con una divisa a puntino, i capelli tagliati e barba fatta, lo sguardo magnetico dei suoi occhi azzurri a compensare il leggero sovrappeso comune a molti altri congreganti, sovrappeso che comunque è indice di buona salute e di vigore fisico richiamo ancestrale per le femmine di mammiferi nella scelta del partner per l'accoppiamento. E mentre il nostro novello Rodolfo Valentino veniva conteso dalla platea femminile ci sono stati gustosi intermezzi musicali, una gardaglissima Ricciolina ed una Catarnella magistralmente cantata ed eseguita da Lorenzo ballando sopra il tavolo presidenziale della Congrega che si fletteva paurosamente, lasciando presagire una clamorosa rottura delle assi in legno che per sua fortuna non c'è stata. Finito il pranzo la Congrega si è radunata a casa del Cimaroli da dove in Pompa Magna si è diretta verso il centro per il corso Serpente Aureo, in forma compatta, prima tappa al Bar di Claudia eppoi l'entrata trionfale in Piazza dove ha salutato i numerosi presenti con la sua hit. Il ritorno a Wolfshanze per due bicchierini e poi la seconda uscita questa volta al bar de Fià Fià, dove poi si sono sciolte le fila. Ognuno poi ha seguito la propria strada chi è andato dai Talebani, chi, come Sergio de Cuccagna, ha cercato con ostinazione di partecipare ad una rissa che si era scatenata, chi, come Ciotti Simone voleva tornare a casa e che non poteva perché il suo autista, Mosce si era volatilizzato, scomparso, introvabile per le vie del paese, il suo telefono alle ripetute chiamate rispondeva con la fredda e metallica voce registrata la propria irreperibilità. Solo a tarda serata, intorno alle 23 e trenta, il cellulare del nostro amico è tornato raggiungibile, quando oramai i livelli di testosterone erano tornati a livelli normali.

mercoledì 5 febbraio 2014

ASSALTO MANGERECCIO A CASA MOSCE

E' uno degli appuntamenti immancabil quando, come succede quest'anno, il Carnevale è piuttosto lungo. L'assalto gastronomico a casa Mosce è un momento impegnativo, in cui i Congreganti devono avere il massimo della concentrazione e i cui strascichi possono durare anche qualche giorno. Quest'anno su proposta del Senello, invece del consuento merendone si è organizzato in verità un pranzo luculliano, volendo la Congrega uscire nel tardo pomeriggio a "strombazzare" per le vie del Paese. Purtroppo non si sono fatti i conti con Giove Pluvio che ha funestato con un clima uggioso e piovoso questa bella domenica di allegria e compagnia. Organizzazione perfetta con un menu' caloricissimo e di tutto rispetto a cominciare dalle salsicce di carne e di fegato offerte dai Mosce. Decine e decine di fustuchi divorati dai famelici congreganti, solo per un piccolo antipasto, insieme a due forme di cacio. Un primo alla "matriciana" con un sugo quindi bisunto e ricco di panzetta che andava a guarnire fumanti rigatoni (cotti 3 kg). Infine, il classico dei classici, il pezzo forte della Congrega, ovvero arrosticini, circa 300, giusto uno spuntino, cotti allo scopo con avveniristiche rosticciere elettriche, che rappresentano l'ultimo ritrovato della tecnica gastronomica. Grandi sbevazzate e brindisi, suonate che hanno trattenuto i Congreganti fino al tardo pomeriggio, quando Pierino de Mosce, con rituale iniziatico ha aperto la "botticella sacra" che conteneva un dolcissimo, liquoroso e traumaturgico vino cotto invecchiato da oltre trent'anni. Una bella giornata insomma, tutto perfetto, peccato per il tempo e le sardelle..............