mercoledì 10 febbraio 2016

BR'SCEM TUTT



Br'scem tutt, tutt quell chè stat,

br'scem nu mes de Carn'val

br'scem li b'cchier di vì e le magnat

br'scem tutti li raviuol che c'è fatt mal

 

Dem fuoc a Sant'Antonie e a lu m'strà

a lonn la middie pe lu b'vie de Cast'rà

ardem la vergogna e la topp  de Gio'vdì

brusc pur quella che sé r'ppcciat mart'dì.

 

Brusc l'abbracc che sem  dat a lu n'mic

Brusc lu schiaff che sem dat all'amic

Brsc'em  le voje piu' matt e li vejon

 

Brecs'em tutt perche' ce sem rott li………

Mo è or de fass lu bagn  che la cener

dop tant  mattià che Bacc e  Vener.

sabato 6 febbraio 2016

LU MBRIAC SE PASS, LU STUPT NO


Come dice un proverbio locale: "Lu mbriac se pass, lu stupt no….."  Ma lu stupt  che se mbriac è nu casì. Non poteva non essere dedicato questo post al Leader carismatico della Congrega, il "Senellissimo Gran Tropeo" nuovo titolo autoattribuitosi che si confà al suo smisurato ego, teatro delle sue gesta  alcooliche la giornata di Giovedì Grasso.

Giovedì Grasso ore 12.00 Consegna delle Chiava in Municipio il "Tonfo Sordo"

Va in scena una teatrale pantomima, una scenetta Carnascialesca (siamo a tema) degna della Commedia dell'Arte.  Tra la costernazione di tutti che si aspettavano (giustamente) le chiavi alla Congrega dell'Aquila, ecco il proclama che gela la sala consiliare. Le Chiavi della città vanno alla P'tona (2 volte in dodici anni). Stranamente pero' tutti i presenti di Borgo Miriam, avevano in mano costosissime telecamere, e le toppe di alcuni "consoli" della Congrega rossoblu' avevano già una toppa avanzatissima come se già sapessero la notizia segretissima. Evidentemente la tanto "tormentata" notte del Signor Sindaco è stata molto tranquilla visto che la decisione probabilmente presa giorni prima era quantomeno stata interpretata da chi poi ha preso effettivamente le chiavi.

Alla proclamazione della consegna delle chiavi, un tonfo sordo si è sentito dalle retrovie della sala. Il "Senellissimo" aveva avuto un mancamento e ci sono voluti i Sali per riportarlo alla realtà. Eccolo tra un bicchiere di vino e l'altro offerto nel tradizionale buffet dall'amministrazione comunale, aggredire verbalmente i componenti della P'tona, sbraitando come un ossesso, minacciando il Sindaco di Offida, facendo corna ed altri gestacci all'indirizzo della M'rella band.

 

 

Giovedì Grasso ore 14.30 Caffè del Corso  i Coktails

La cocente delusione e già i numerosi aperitivi sono proseguiti al Caffè del Corso. Senza sapere dove fare pranzo e soprattutto con che cosa e ovviamente quando, ecco il Senellissimo accompagnato dal suo fido Melly sbevazzare cocktail esotici, negroni, bloody mary, ecc.ecc. Eccolo aggredire il povero Shwartz, tra i tieni tieni generale e, una volta agguantato il cappell/ P'tona  de M'rella metterselo in testa e poi strozzarlo platealmente tra gli occhi esterefatti di tutti.


 

 

Giovedì Grasso ore 15.45 Corso Serpente Aureo " Prima forte discussione con la compagna Camilla"

Ora con un digestivo in mano (non aveva  fatto pranzo) iniziava biascicando un lunga discussione sui "massimi sistemi " con la propria compagna, invero preoccupata e raggiunta da alcune telefonate  che l'avvertivano delle pessime  condizioni del "Senellissimo". Momenti di forte tensione ed urla si alternavano a momenti di commovente tenerezza, la discussione si è risolta con un'altra grappa riconciliatrice.

 

 

Giovedì Grasso ore 16.00 Corso Serpente Aureo "Il Molestatore seriale"

Ancora a brandire bicchierini di grappa seguito dal suo fido Melly e molestare, come di solito fa Scintilla, anziani, donne e bambini lungo il corso. Eccolo avvicinarsi a qualche anziano per offrigli un bicchierino e a dire frasi sconclusionate ai piccoli che in maschera  avevano in teatro la loro festicciola di Carnevale.  Un fuggi fuggi generale, una scena pietosa, la gente si allontanava sdegnata dallo stolto briaco facendo gesti di stizza e scuotendo la testa. Qualcuno ha chiamato  le forze dell'ordine.

 


 

Giovedì Grasso ore 17.00 Tana del Lupo "Lo spogliarello"

Il "Senellissimo" con le spazzacamino, consuma una delle scene piu' vergognose dei sui numerosi Carnevali. Di fronte agli occhi esterefatti della sua compagna lo troviamo a molestare le sue amice, infilando le sue avide mani tra reggiseni e perizoma.  Si slaccia i pantaloni pavoneggiandosi del suo immane dardo e invitando le ragazze a tirargli giu le mutande. Pianto dirotto di Camilla.

 

 

 

Giovedì Grasso dalle ore 17.30 alle 21.00 "Disperso"

Telefono irraggiungibile o con chiamate a vuoto, nessun segno di vita da wapp o su Fb. Il Senello Senior si autoproclama Senellissimo II, capo del governo provvisorio Andrea Oddi

 


 

 

Giovedì Grasso ore 21.30 Casa Cimaroli "Il primo Show"

Tornato raggiungibile alle 21.00 sul telefono raggiunge la congrega nel rustico Cimaroli alle 21.30. Dirige da una sedia come il maestro Muti la Congrega usando come bacchetta un arrosticino. Poi si nnervosisce, rovescia per terra un vassoio di arrosticini, li calpesta dicendo che erano di merda e gli avevano rotto i coglioni. Fugge  e vaga per la città per un'altra  ora.

 

 
Giovedì Grasso ore 22.30 Casa Cimaroli "il secondo Show"

Rientra in pompa magna al rustico Cimaroli, prendo il suo bombardino in braccio e ci svuota dentro al timpano  due bottiglie di birra da 0,75. Tenta di suonare, allaga di birra il pavimento soffiando dal bombardino, orina  per terra, minaccia e molesta le donne presenti.

 

Giovedì Grasso ore 23.30 Corso Serpente Aureo "Il Senellissimo"

Durante l'uscita della Congrega, dapprima si stupisce perche' i tasti del bombardino siano bloccati, poi davanti al gonfalone con pose messianiche accompagna la Congrega in Piazza.  Aggredisce verbalmente di nuovo i componenti della P'tona, li insulta e minaccia. Guida la Congrega alla tana del Lupo.

 

Venerdì ore  00.30 Piazza del Popolo "Zuffa con la compagna  Camilla Epilogo"

Durante la seconda uscita della Congrega eccolo azzuffarsi, per non chiari e precisati motivi con la sua compagna "Camilla". Abbandona la Congrega, torna a Wolfsshanze, cade numerose volte per terra, pianto dirotto di Camilla, il Senellissmo si addormenta sul divano, si caga addosso nel sonno.

lunedì 1 febbraio 2016

"Oh Giov'n! T' piac Carn'val!?"


Se ne è andato già mezzo Carnevale ed attendiamo febbrilmente l'entrata dei  terribili Sei Giorni. Le fase preparatoria dell'Undicesima Epopea "Crassa" del nostro sodalizio è stata impegnativa e ci ha visto alquanto appesantiti già in vista della grande apertura di Sant'Antonio.

Domenica 17 Gennaio, dopo aver partecipato al  preludio del Carnevale Storico 2016 organizzato  dalle Rondinelle la sera prima in Vinea dove festeggiavano i loro primi dieci anni, i Congregati si sono ritrovati presso la centralissima Tana del Lupo alle ore 12.00 con famelico appetito.  Per l'occasione era stato predisposto un classicissimo menu' a base di stoccafisso in salsa e in umido con le patate, circa 8 Kg per 14 persone.

L'inizio, invero sempre scoppiettante è stato pero' funestato dalla immatura goliardia dei congreganti che, come è oramai notorio, si danno in questo primo giorno di Carnevale alla dissolutezza piu' becera, assecondando i più bestiali istinti, con irriverenza verso il prossimo,  e assenza assoluta di quello spirito di conservazione darwiniano che dovrebbe istintivamente  far parte dei comportamenti e delle azioni di qualsiasi mammifero (quadrupede o bipede) che vive sul pianeta Terra.

Una ferocia inaudita che ha scandito il nuovo puerile gioco dell'"imbutata", dove la sciocca vittima prescelta viene astutamente circuita con scusa ridicola o presa di forza in un agguato "alcoolico "  che lo porta in pochi minuti ad una toppa "mortalis". Una "parure" di 4 imbuti verdi di grandezza variabile, il piu' grande per il vino e la birra, i mezzani per vini strutturati, vino cotto o alcolici sotto i 20°, il piu' piccolo per i superalcolici tra cui la fa da padrone un "traumaturgico" mistrà.

A farne le spese  l'incauto congregante che, incurante del pericolo continua a bere al di fuori dell'"imbutata" o che  ama, in questa prima giornata di Carnevale,  mettersi in mostra e pavoneggiarsi di quanto mangia e beve e di quanto vino sia capace di reggere. Errore gravissimo, attira il derelitto su di se   le attenzioni dei suoi compagni che, tra torbidi raggiri o vere e proprie aggressioni fisiche lo inducono forzatamente a bere. Si consumano così  scene pietose, violente, le cui immagini ricordano in alcuni frangenti la schockante cattura  del colonnello Gheddafi in Libia alcuni anni fa.  A volte il malcapitato che con pervicace ostinatezza e che  con calci e pugni cerca di sottrarsi al giudizio dell'"imbuto", viene  letteralmente " incappiato" e disteso come un suino allo scanno sopra un tavolino e lì immobilizzato negli arti e sul tronco da decine di possenti braccia con il naso tappato da  una molletta,  viene imbutato ferocemente. La scelta è quel punto è soffocare o bere, non vi sono altre alternative.
 

Il gioco di solito si attenua con il primo "caduto" della giornata che nella fattispecie è stato Sabbio' il quale gagliardamente si è sottoposto a piu' imbutate (cinque) continuando frattanto a bere vino a parte e a proporre ripetuti  brindisi alle percussioni .  Il May day era stato chiamato alle ore 16.38 da Zipi che aveva rilevato nella baldoria collettiva l'assenza da piu' di mezzora del povero Congregante. Raggiunto telefonicamente, si è presentato dopo qualche minuto alla Tana del Lupo con un pallore mortale, gli occhi rossi e lucidi cerchiati da profonde occhiaie , una faccia devastata dagli spasmi che il poveretto aveva avuto qualche minuto prima chissà in quale sperduta via del centro.  

Diceva, con voce tremante: "Stto apposto, mo so fatt,  mo steng bbè….mo r'chmencem!" Ma complice anche la giornata siderale, dopo qualche minuto esattamente alle 17.06 Zipi ha lanciato il secondo May day, ma oramai al telefono rispondeva la voce metallica della registrazione dell'operatrice "Tim…..". Sabbiò era definitivamente irraggiungibile e lo sarebbe stato nei successivi tre giorni. Caduto eroicamente prima vittima del Carnevale 2016 aveva lasciato incustodita anche la sua grancassa a Wolfshanze ; mai successo in undici anni di Congrega.

 

Si è saputo qualche giorno dopo che,  mentre Sabbiò  tirava fuori tutto quel l'alcol dal suo stomaco, con la testa puntata contro qualche grondaia di rame, una vecchietta  si sia affacciata alle persiane  di casa e con scherno gli si sia rivolta in questo modo: "Oh  Giov'n! T' piac Carn'val!?"