venerdì 27 gennaio 2017

THE FILTH AND THE FURY

Brutti, sporchi e cattivi; come nel film di Scola. Non poteva essere altrimenti, la giornata lunga ed impegnativa di sabato non poteva prendere piega diversa. Irriverente, scurrile, provocatrice la Congrega ha dato il peggio di se alla "formale"  e carnescialesca e gia' tradizionale, benché alla prima edizione, cerimonia/festa della riconsegna delle chiavi.
In clamoroso ritardo dopo un pomeriggio da massacro, la fottutissima Congrega entra con boria  nel salone della Vinea, facendosi subito notare per i guazzaroni imbrattati di vino ed i modi scomposti. E' seguita la semidistruzione della tavolata che le era stata  riservata.



Spinte, risse tra congregati, cibo usato come munizione da tiro al bersaglio, urla selvagge, sedie che volavano per aria, percosse, improperi, bestemmie. Il culmine di tutta questa degenerazione si è avuto durante la passerella che tutte le congreghe hanno fatto  per  omaggiare la serata organizzata dalla P'tona. Afferrato  il microfono il Leader Pel di carota Senello Rotten ha esordito  con le seguenti parole: "Senza che stiamo a parlare con ipocrisia" E  rivolgendosi alla P'tona " Noi vi odiano.....ciò premesso.....Andate a fareinculo!"  Di seguito un Sant'Antonio cantato e rivisitato dedicato alla Congrega Rossoblu. La Guazza dimostra nell'occasione anche di non saper cantare, oltre che a non saper suonare, figura barbina tra gli occhi esterrefatti degli astanti. Un fuggi fuggi generale che si è trasformato in vero e proprio panico quando alla fine molti dei nostri hanno iniziato a tirare l'acqua addosso alla gente a bottiglie piene; fortuna è stata che a qualcuno non è venuto in mente di iniziare a  sputare una volta  svuotate le bottiglie.



Altre pieghe la serata non poteva prenderle, visto la giornata, in verità iniziata alle undici del mattino con campari e prosecco, proseguita con il tradizionale pranzo a base di stoccafisso, dove i nostri famelici amici hanno continuato ad ingurgitare litri e litri di vino. Le classiche violente  imbutate, il caffè del marinaio, la selvaggia caccia all'uomo, che ha portato alcuni congregati a ricorrere alla cure del pronto soccorso per escoriazioni e contusioni, guaribili tutte in dieci giorni.

La Guazza è così, fare casino e distuggersi, essere irriverenti, rozzi e maleducati, non saper suonare, essere asociali, ubriacarsi a morte, è una nostra peculiarità. A quarant'anni dalla sua comparsa noi siamo l'ultimo baluardo della (sotto) cultura  Punk, nell'Europa continentale. God Save The Guazza.


mercoledì 18 gennaio 2017

UN MESTO SANT'ANTONIO APRE IL CARNEVALE ZOPPO DELLA CONGREGA DELLA GUAZZA

Mai in dodici anni dalla Fondazione, la Congrega ha mancato l'appuntamento del 17 Gennaio, la sacra apertura  come tradizione del Carnasciale Aufidico. Invero sempre giornata goliardica e di forti emozioni, accompagnata dai miei succosi racconti.

Dall'"insalata" col Renegade dei primi anni, alla "via Crucis di Spinelli", alle toppe da Beato Bernardo di Melly. Ai battesimi alcolici di nuovi Congregati, al Lumachino di Giammaro, dalle terribili imbutate alla "débâcle" di Sabbio, ricordativa, lo scorso anno.

Quest'anno per colpa del maltempo, dei telefoni che non funzionavano, financo a causa del terremoto che terribile ci ha scosso la giornata successiva e per altre assurde scuse la Congrega non ha celebrato la Sua apertura di Carnevale.

Ripeto sempre ai miei amici e compagni d'avventura, fratelli in Congrega, che  essa, la Beneamata, viene sempre prima di ogni altra cosa. Quando dicevo di andare a piedi ad Offida in caso di neve dicevo serio, e lo avrei fatto se avrei trovato nei miei amici lo stesso entusiasmo. Credo che, se si voleva rimandare la cena, si doveva trovare tempo e modo per celebrare S'Antonio e far vedere che la Guazza, nonostante tutto c'era.

Mi lasciano perplesso i commenti del  "poi", le frasi dei "se" e le supposizione dei "ma". Nessuna scusa giustifica la totale indolenza con il quale i miei compagni se ne sono fregati, dopo i ripetuti appelli di ieri mattina, di Sant'Antonio e della Congrega. Si doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma no il niente, salvo poi lamentarsene stupidamente e infantilmente successivamente. Pessimo inizio di Carnevale 2017.

Come sempre ho fatto  consegno queste mie impressioni sul Blog della Guazza. Sperando di non dover scrivere piu' pensieri come questi.  

Santa Maria Goretti, lì 18 Gennaio 2017