Mai in dodici anni dalla Fondazione, la Congrega ha mancato l'appuntamento del 17 Gennaio, la sacra apertura come tradizione del Carnasciale Aufidico. Invero sempre giornata goliardica e di forti emozioni, accompagnata dai miei succosi racconti.
Dall'"insalata" col Renegade dei primi anni, alla "via Crucis di Spinelli", alle toppe da Beato Bernardo di Melly. Ai battesimi alcolici di nuovi Congregati, al Lumachino di Giammaro, dalle terribili imbutate alla "débâcle" di Sabbio, ricordativa, lo scorso anno.
Quest'anno per colpa del maltempo, dei telefoni che non funzionavano, financo a causa del terremoto che terribile ci ha scosso la giornata successiva e per altre assurde scuse la Congrega non ha celebrato la Sua apertura di Carnevale.
Ripeto sempre ai miei amici e compagni d'avventura, fratelli in Congrega, che essa, la Beneamata, viene sempre prima di ogni altra cosa. Quando dicevo di andare a piedi ad Offida in caso di neve dicevo serio, e lo avrei fatto se avrei trovato nei miei amici lo stesso entusiasmo. Credo che, se si voleva rimandare la cena, si doveva trovare tempo e modo per celebrare S'Antonio e far vedere che la Guazza, nonostante tutto c'era.
Mi lasciano perplesso i commenti del "poi", le frasi dei "se" e le supposizione dei "ma". Nessuna scusa giustifica la totale indolenza con il quale i miei compagni se ne sono fregati, dopo i ripetuti appelli di ieri mattina, di Sant'Antonio e della Congrega. Si doveva fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma no il niente, salvo poi lamentarsene stupidamente e infantilmente successivamente. Pessimo inizio di Carnevale 2017.
Come sempre ho fatto consegno queste mie impressioni sul Blog della Guazza. Sperando di non dover scrivere piu' pensieri come questi.
Santa Maria Goretti, lì 18 Gennaio 2017
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