martedì 20 gennaio 2015

IL RAS DELLA CONGREGA

E’ iniziata la Decima Epopea, denominata Stupor Mundi in onore dalla nostra amata congrega che si intende fregiare del titolo attribuito secoli fa all’Imperatore Federico II, marchigiano di nascita anche lui come noi. 
Dovrei in questa sede parlare del nuovo Congregante Paul Anka, entrato con pieno titolo Sabato sera, Sant’Antonio, nel nostro amato sodalizio. Dovrei esaltare in questo post la sua dedizione, il suo sacrificio, la sua ferma volontà di diventare Guazzante. In vero è stato un Conclave facile in cui nessuno ha messo in dubbio l’entrata del nuovo congregante che per acclamazione è stato nominato con un cerimoniale commovente e ricco di conati di vomito, con il Dottore, Gonfaloniere della Guazza, che per l’occasione  era cinto   in capo, come Pontefice Massimo, da un prezioso Triregno.
A pontificare per tutta la serata, e pure durante il Conclave, non è stato il Dottore, ma un personaggio noto al nostro sodalizio, estremamente logorroico  ed egocentrico già di natura, accentua queste lievi venature del suo carattere quando l’alcool si impadronisce della sua coscienza facendo cadere i già deboli freni inibitori che dovrebbero  per lo meno  permettergli di dare la parola agli altri congreganti.
Con un abile colpo di mano  già da novembre ha preso le redini della Congrega accentrando a se tutto il potere decisionale
facendo carta straccia dello Statuto che dovrebbe dettare regole e condizioni della vita conviviale degli adepti. Giocando con le parole, e pensando ad una figura simile nella storia,  ecco che il suo comportamento  è paragonabile a quello dei Ras fascisti, che nel ventennio  accentravano a se tutto il potere pubblico; essi con il manganello e l’olio di ricino governavano alcune comunità locali, seminando terrore e paura.
Il nostro Ras, uno dei primi adepti della Guazza è di corporatura imponente, collo taurino e doppiomento che caratterizza gran parte della sua genia. Sovente porta una barbetta posticcia e rossiccia, capelli rosso scuro, carnagione chiara, viso tondo da cui spuntano piccoli occhi vispi che con alcool abbondante diventano piccole fessure luccicanti.
Se ne potrebbero raccontare a iosa di aneddoti su questo curioso personaggio, assurto ad uno del Leader più carismatici della Congrega. Dalle toppe colossali, agli improvvisi attacchi di dissenteria che gli fanno tenere, specie nel periodo carnascialesco,  un paio di mutande di ricambio ed un rotolino di carta igienica sempre a portata di mano.
E’ stato comunque quest’anno che ha dato il meglio di se, conoscendo il grande potere comunicativo dei social network, ha usato con machiavellica intelligenza Wapp e in pochi mesi è riuscito ad accentrare a se un enorme potere. Personaggio infido il nostro Ras, con il bastone e la carota è riuscito a creare fazioni, isolare ora uno, ora l’altro congregante, rimandare ed organizzare le prove secondo le sue esclusive disponibilità, declassare (seppur per una settimana) addirittura un padre fondatore della Guazza.
Sabato sera, la sua toppa è stata, al pari di quella di Paul Anka, una delle più grosse e subito ha tenuto banco rallegrando il convivio con sconclusionati racconti, a volte raccapriccianti, sulle sue abitudini sessuali. La sua grande esperienza nella masturbazione, gli ha fatto tenere una vera e propria “lectio magistralis” su come un uomo possa darsi piacere attraverso l’autoerotismo, simulando di fatto posizioni, movimenti descrivendo pratiche che richiedono abilità circensi, come la tecnica della mano addormentata.
Una toppa che gli è cresciuta paurosamente durante la serata, complice la terribile  “imbutata”, a cui tutti i congreganti si sono sottoposti e che rappresenta un nuovo e pericolosissimo metodo di tracannare  il vino. Eccolo quindi, dopo l’extra omnes, chiamato a mezzanotte in punto, prendere saldamente le redini del conclave, autoproclamatosi leader, snocciolare un disarticolato discorso a mano libera, durato 25 minuti e 32 secondi. Oramai sulla soglia dell’incoscienza ripeteva continuamente le stesse cose, ribadendo spesso la sua posizione di Leader. Eccolo rivolgersi prima a Giammy e poi a Spnell, poi a Giammy di nuovo poi a Spnell, e poi a Giammy dicendo ogni volta le stesse cose.
E’ prima di uscire in piazza all’una che mi sono accorto pienamente delle penose condizioni del Ras. Era lì sul tavolino a preparare gli ultimi caffè del marinaio (che scoppola ragazzi!!), ripiegato su se stesso, con una voce nasale e tremante, la mano destra che  cercava di tenere invano saldamente la moka da cui ad ogni spasmo e tremore usciva fuori  l’ultimo avvelenato caffè della serata, che sporcava ed imbrattava tutto il tavolino.
Un despota, oramai indifeso, un cucciolo tremante da proteggere, la bava ai lati della bocca lo sguardo vitreo ed oramai perso nel vuoto, che anelava un letto caldo dopo un’abbondante “rvttatura”, invece quella maledetta piazza ad aspettarlo,  ma lui è un Leader, il nostro Ras…… forza e coraggio Senello, questa è solo la prima della decima, Stupor Mundi!

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