giovedì 17 gennaio 2019

CORROBORANTE, ANESTETIZZANTE, CAUTERIZZANTE: ARRIVA LA QUARTODECIMA BACCHANALIA DELLA CVAZZA!!!



“Ma che  me ne freg e me!!! Ancor penzet a Carnval!!” Fino ad un paio di settimane fa così rispondevo al Carnevaliere di turno in fibrillante attesa di questo Sant’Antonio 2019. Mi pareva nei mesi e nelle settimane scorse che il Carnevale non solleticasse piu’ il mio entusiasmo, non si faceva evidente quella “tensione” emotiva che aveva persino  ripercussioni oniriche nelle ore di riposo notturno . Tornando a casa la sera guardavo la tromba (impolverata) sulla credenza supponendo che avesse tutti i tasti bloccati e quasi mi infastidiva il solo pensiero di doverla torturare quest’anno per piu’ di un mese e mezzo.

Mi  sono preoccupato anche per la mia salute e mi sono domandato spesso perché quest’anno il demone del Carnevaliere  non straripasse prepotentemente nei miei umori proiettandomi già con l’immaginazione in quel caleidoscopio di colori,  maschere, musiche e  passioni che solo noi offidani sappiamo interpretare cosi magistralmente. Ho dato alla fine la colpa all’età, alla maturità faticosamente raggiunta dopo i 40 anni, in ritardo mi dicevo, ma è venuta, per cui un uomo maturo, non puo’ che vivere il Carnevale in maniera piu’ distaccata e magari piu’ da spettatore che da protagonista. Ero felice di questa nuova sensazione!? Non so dirvi, era una cosa strana ne’ positiva ma nemmeno negativa, fatto sta che vivevo questa attesa  con placida indifferenza a tratti con indolenza.

E invece, manco per il caxxo!!!!!!  Ho scoperto che il Carnevaliere ha un interruttore che si apre e si accende da solo, esiste un momento preciso in cui si entra in modalita ON e sei fottuto.  Se la sera prima non ti frega niente di Carnevale, ti svegli la mattina seguente, ti alzi dal letto e cominci a fare il trenino da in giro per casa cantando Brazil sotto gli occhi esterefatti  di tua moglie. Mandi vocali ai tuoi amici ogni tanto intonando le canzonette tipiche di questo periodo di festa, inizi a favoleggiare sulle fregnacce che potresti organizzare nel corso delle prossime settimane. Ti rendi conto poi che le chat si intasano e tutti sono in modalità ON. Non si riesce a lavorare, si pensa solo al grande divertimento, il demone si impossessa di te, e trascuri famiglia, lavoro e impegni vari, guai poi a chi ti rompe i coglioni e ti riporta ai doveri della vita quotidiana, diventi una bestia.
 

Ogni Carnevaliere ha poi  il suo demone personale come la nuvoletta di Fantozzi. Quello del nostro  corpulento Zipi, per esempio,  non è mai satollo. Molto dipende dal timing caratteriale del Carnevaliere, il suo demone puo’ sfociare in diverse forme di disturbi comportamentali.  Vi racconto il seguente aneddoto, quest’anno ho voluto rispolverare il mio vecchio cappello da Robin Hood una feluca verde che mi ha accompagnato per diversi carnevali, l’ho fatta  vedere a mio cugino e subito lui ha pensato che doveva acquistare un copricapo degno  del personaggio istrionico che si è costruito in questi quattordici anni di Congrega. Le sue manie di grandezza, già evidenti in età adolescenziale,  mostrano oggi una preoccupante  megalomania. Il suo ego smisurato  lo porta a credere, specie nel periodo carnevalesco di poter assurgere nel nostro sodalizio a quello che il compianto Serenissimo rappresentava nel  Ciorpento. Così da un paio di anni si fa chiamare in giro  Senelissimo (superlativo poi del mio nomignolo il Senello), si firma nei suoi improbabili e sconclusionati proclami con la sigla  SGT, ovvero (mi perdoni il caro Marco da lassu’) Senelissimo Gran Tropeo. La cosa folle di tutto questo è che personalmente ho sentito diverse persone anche al di fuori della Congrega che lo chiamano per  l’appunto Senellissimo.

Tornando al cappello, visto che lui ne voleva uno adatto al suo ruolo di leader e Primo Carnevaliere della Guazza, anche per percularlo, gli ho proposto di acquistare un Corno Ducale come quello in uso ai Dogi Veneziani, magari tempestato di smeraldi verdi. Non lo avessi mai detto, è iniziata subito una frenetica ricerca su internet di possibili negozi che potessero vendere l’ambito copricapo, nel frattempo lo incalzavo proponendogli pero’ vesti adatte, preziose stoffe damascate, calzamaglie in seta, ricami d’oro, scettri regali e sfarzosi accessori.

Il suo entusiasmo è pero stato frustrato dal fatto che non esistono produzioni di Corni Ducali da Doge, questa cosa in un primo momento lo ha demoralizzato, poi pero’ mi ha detto che avrebbe chiesto alla madre (mia zia) di confezionargli lo splendido  Corno Dogale. E’ una sarta, ha pensato, deve saperlo fare per forza, che ci vuole!? Io avevo i miei dubbi,  una sarta non è una cappellaia, ma per non  innervosirlo e farlo andare in escandescenza lo ho assecondato.

Per finire il racconto, il giorno dopo verso le due dopopranzo mi telefona mia zia (sua madre), in lacrime, singhiozzando mi dice: “Ma che je miss a ment a cugginet, che è sa storia del Corno Dogale!? E’ venut quaio’ casa che velie’ che facie’ sa cuos!! Ma io facc  la sart nn sacc fa li cappieje….”  Io, cercando di calmarla gli ho spiegato che era una cosa per ridere, per fare carnevale e  gli domando che era successo e per quale motivo stesse piangendo,  e lei: “eh! Ne lu sa com è fatt!? E’ comnciat a biastemà a vurlà com nu matt che v’lie’ il Corno Dogale e ha cap’tat tutt la robb sopr lu tav’lì…piatt becchier……” Insomma anche il  demone del Senellissimo, con le sue manie di grandezza è in modalità ON . La Quartodecima Bacchanalia che inizia stasera si preannuncia per la Cvazza Corroborante, Anestetizzante, Cauterizzante!!! STRAORDINARIO E SPENSIERATO CARNEVALE A TUTTI!!!
 
Offida,lì 17 Gennaio 2019  QUARTODECIMA BACCHANALIA

 


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