mercoledì 5 febbraio 2014

ASSALTO MANGERECCIO A CASA MOSCE

E' uno degli appuntamenti immancabil quando, come succede quest'anno, il Carnevale è piuttosto lungo. L'assalto gastronomico a casa Mosce è un momento impegnativo, in cui i Congreganti devono avere il massimo della concentrazione e i cui strascichi possono durare anche qualche giorno. Quest'anno su proposta del Senello, invece del consuento merendone si è organizzato in verità un pranzo luculliano, volendo la Congrega uscire nel tardo pomeriggio a "strombazzare" per le vie del Paese. Purtroppo non si sono fatti i conti con Giove Pluvio che ha funestato con un clima uggioso e piovoso questa bella domenica di allegria e compagnia. Organizzazione perfetta con un menu' caloricissimo e di tutto rispetto a cominciare dalle salsicce di carne e di fegato offerte dai Mosce. Decine e decine di fustuchi divorati dai famelici congreganti, solo per un piccolo antipasto, insieme a due forme di cacio. Un primo alla "matriciana" con un sugo quindi bisunto e ricco di panzetta che andava a guarnire fumanti rigatoni (cotti 3 kg). Infine, il classico dei classici, il pezzo forte della Congrega, ovvero arrosticini, circa 300, giusto uno spuntino, cotti allo scopo con avveniristiche rosticciere elettriche, che rappresentano l'ultimo ritrovato della tecnica gastronomica. Grandi sbevazzate e brindisi, suonate che hanno trattenuto i Congreganti fino al tardo pomeriggio, quando Pierino de Mosce, con rituale iniziatico ha aperto la "botticella sacra" che conteneva un dolcissimo, liquoroso e traumaturgico vino cotto invecchiato da oltre trent'anni. Una bella giornata insomma, tutto perfetto, peccato per il tempo e le sardelle..............

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